Incanti e Cadute (2005)

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Silloge chiaroscurale, fatta di ambivalenze e paradossi, simbolo di quel dualismo inesorabile che genera spesso sentimenti opposti e tuttavia complementari. In un precario gioco di equilibri, il verso si dipana in un canto oscillante come un pendolo tra vette e abissi, tra il bene e il male, ma in fondo al di là di questi e soprattutto libero di assecondare il saliscendi emotivo dell’umana esistenza.

Dalla sezione Sull’amore

Rubasti il mio cuore
in un meriggio
avido d’amore,
il tuo sguardo acerbo
per un attimo soltanto
il mio fare superbo
trafisse d’incanto.
Sognai soltanto
la tua bocca giocosa
e il tuo timido vanto?
Ora sopra ogni cosa
sei tu il mio ardore,
ricordo di un meriggio
avido d’amore.


Le stelle son cadute
in idilliaca armonia
come lacrime versate
dalla tua bocca sulla mia,
come un bacio che tradisce
e nel cuore scolpisce
solchi roventi accesi
di tormentato ardore.

Dalla sezione Sulla natura

Muovo lenti passi
tra verdi campi mossi
da un alito di vento
che l’onda dorata
del mare di frumento
increspa e riversa.
Tra fatiche e sudori
il contadino si appresta
ad affilar la falce,
mentre intorno si sparge
l’aroma della felce
su un giorno che attende.
Mi attardo rapito
dall’indaco lucente
di un tramonto lontano
nel quale mi perdo
pacato ed assente
con sguardo sognante.

Dalla sezione Versi antichi

Vermiglia carezza del mite verno
che in placido letargo l’amore
culli avidamente in eterno
così che sembri un candido fiore,
lascia che lesto ritrovi l’inferno
come fiero, stridente vincitore
che del mio cuor i demoni allieti
con lieti canti e trepidi segreti

Dalla sezione Versi maledetti

Vibra la vita
il suo colpo
come un fendente,
perdente sognante
esistenza
che il fato declina
a ricordi perduti,
effimero
sconsolato apparire
che nulla pretende.


Un fremito scolpito
ansante scolora
tra soli morenti,
incalza e sfavilla
l’ultima sfida
intrisa di sangue,
barbara rivalsa
di un gioco spietato
che vita si chiama.

Dalla sezione Altri versi

Diluvia l’immenso
…ma tutto passa.


Fruscii di fronde e fresco vento,
la sera s’annuncia con il suo canto
mentre si acquatta stanca
la tortora sul camino.
Indugio silente in un attimo di pace
poi tutto d’improvviso si tace,
s’ annera il cielo come la pece
e avverto un solo destino.